Dalla Thailandia alla Cina, il Milan continua a guardare ad Oriente. Dopo lo stop, non definitivo ma comunque a tempo indeterminato, della trattativa con Mr. Bee, Berlusconi continua a vagliare le offerte per la cessione delle quote di minoranza del club rossonero.
Si, di minoranza, perché a dispetto di quanto ipotizzato sino a qualche settimana fa, la volontà dell’ex Cavaliere sarebbe quella di mettere sul mercato massimo il 30%-40% delle quote così da mantenere il controllo sul club.
E sarebbe stato proprio questo passo indietro (o in avanti, a seconda dei punti di vista) di Berlusconi ad aver raffreddato gli entusiasmi del broker thailandese che mirava alla conquista progressiva della maggioranza del club.
Adombratosi, almeno per il momento, Mr. Bee, rientra in scena nuovamente il suo avversario: il cinese Richard Lee. Secondo quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, la cordata capeggiata proprio da Lee avrebbe rilanciato sulla prima offerta.
L’intenzione del gruppo di investitori, tra i quali spicca il colosso immobiliare Wanda, sarebbe quello di presentare a Berlusconi la classica offerta irrinunciabile. Quella capace di mettere tutto in discussione, compresa la sua volontà di mantenere la maggioranza del club.
Berlusconi avrebbe risposto con una controproposta basata sul coinvolgimento dei cinesi nella realizzazione del nuovo stadio. A patto però di ridurre al 40% le pretese sulla percentuale delle quote da rilevare. Lee ci riflette, ma continua a sognare la fetta più grossa della torta. Inutile negarlo.