È morto Brian Moore, l’agente di polizia ferito da un pregiudicato di colore il 2 maggio scorso. Il poliziotto aveva 25 anni e, mentre era di pattuglia con un collega, in borghese, aveva fermato il 31enne Dimitry Blackwell: lo aveva insospettito un oggetto che l’uomo portava alla cintura.
Quando Moore si è avvicinato a lui, Blackwell ha immediatamente fatto fuoco; la pallottola è entrata da una guancia ed è uscita dalla nuca. Il poliziotto è stato portato in ospedale e operato, ma tutto è stato inutile. Blackwell si era rifugiato in una casa vicina, ma è stato catturato poco dopo la sparatoria.
L’uccisione dell’agente Moore avviene in un momento di forti tensioni razziali, negli Stati Uniti, dopo le ripetute morti di persone di colore ad opera di poliziotti. L’ultimo caso, a Baltimora, ha scatenato un’ondata di proteste in tutto il Paese. Per la morte di Freddie Gray, avvenuta a distanza da una settimana dall’arresto, sono stati incriminati sei poliziotti, tre dei quali di colore. A Baltimora per tre giorni è stato in vigore il coprifuoco, revocato la notte scorsa.