Questa volta, la manifestazione per le vie di Milano la organizza l’amministrazione comunale. Ed è una manifestazione per dire no all’assurda violenza dei black bloc e dei cosiddetti antagonisti che hanno devastato il centro della città, sabato primo maggio, data di apertura di expo 2015.
Palazzo Marino ha organizzato per il pomeriggio di domenica 3 maggio l’appuntamento Nessuno tocchi Milano. “Con gli assessori, invito tutti i milanesi all’iniziativa”, ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Ed è così che migliaia di persone, circa 15 mila secondo gli organizzatori, partecipano alla manifestazione. “Noi siamo orgogliosi – ha detto il sindaco Giuliano Pisapia – e vogliamo dire che la città nessuno la deve toccare perché altrimenti si ribella”.
“Insieme – ha sottolineato – possiamo dare un forte segnale di civiltà e dimostrare il vero volto della nostra città che non si lascia intimorire”. Sindaco e assessori hanno deciso di dare un contributo ai cittadini danneggiati dall'”inaccettabile violenza” dei delinquenti del corteo No Expo. Contemporaneamente, si legge in una nota di Palazzo Marino, è partita la pulizia delle strade e la messa in sicurezza di case e negozi che hanno subito danni – grazie al lavoro di Amsa, dei vigili del fuoco e all’azione del Nucleo Intervento Rapido del Comune -; si procede, inoltre, alla rimozione delle auto incendiate e dei materiali divelti che vengono sostituiti.
“Ferma la nostra condanna per una violenza inaudita che ha devastato alcune vie della città. Apprezziamo il lavoro di Polizia locale e Forze dell’Ordine che hanno individuato i primi responsabili, confidiamo che questo lavoro continui e vengano tutti identificati al più presto. Esigeremo da loro i danni materiali e morali subiti dai milanesi”, ha concluso il Sindaco.
Da ieri, è in corso la cancellazione delle scritte sui muri. L’amministrazione ha contattato cittadini e commercianti e sta raccogliendo tutti gli elementi che consentano di quantificare i danni; entro la prossima settimana verrà definito il contributo di solidarietà da erogare.