Sono accuse pesantissime quelle a carico dell’ex calciatore colombiano del Napoli Freddy Rincon. L’Interpol ha emesso a suo carico un ordine di cattura internazionale imputandogli i reati di riciclaggio di denaro e associazione a delinquere per traffico di droga.
Rincon, però, non ci sta e dichiara di “non aver commesso alcun reato”. L’ex ala della Nazionale ha poi rincarato la dose: “Panama non ha alcuna prova contro di me. E questo è il motivo per cui anche il Brasile hanno chiuso il caso contro di me. Cosa che dovrebbe fare anche la Colombia“.
I problemi legali per l’ex centrocampista di Napoli e Real Madrid sono iniziati nel 2007, quando fu stato arrestato in Brasile nell’ambito di una indagine aperta a Panama per un suo legame con un colombiano accusato di narcotraffico.
“È una storia vecchia, non ho la minima preoccupazione – ha dichiarato a Rincon a “Semanà” smentendo poi di aver avuto rapporti con Pablo Rayo Montaño, ex esponente di spicco del temuto cartello di Calì – ma mi sembra molto strano che quando rientro nel mondo del calcio esce nuovamente questo mandato”.
L’ex vice tecnico dell’Atletico Mineiro potrebbe presto diventare il vice allenatore di Jorge Luis Pinto nella nazionale dell’Honduras. Già nel febbraio 2013 un mandato di cattura contro Rincon emesso dall’Interpol era stato ritirato poco dopo.
Adesso, però, il Generale Rodolfo Palomino, direttore della Polizia Nazionale della Colombia, ha confermato che l’Interpol ha emesso un nuovo mandato d’arresto nella speraranza che l’ex giocatore si presenti alle autorità per risolvere la situazione.
“Se non sono sfuggito per nove anni a questo processo, non vedo perché dovrei farlo ora che ho firmato i documenti per le ultime udienze – ha concluso Rncon – Sto aspettando qui perché non ho nulla da nascondere“.