Jack Ely è morto all’età di 71 anni. Diventato famoso con il riff “Louie Louie” che aveva rubato al caraibico Richard Berry. Berry però fece pochi soldi con quella che sembrava solo una dolce ballata in cui un uomo in un bar raccontava le proprie pene d’amore.
Per molti, questa sua canzone fu un punto di riferimento perchè segnò la nascita del Rock, per altri fu una cover da dover interpretare se si voleva essere rappresentanti di questo genere musicale (come per esempio per Bruce Springsteen o per i Clash).
Per l’Fbi invece fu un messaggio cifrato da analizzare per ben 31 mesi. Per colpa di un microfono guasto, la canzone venne stravolta talmente tanto che il testo risultò talmente biascicato e oscuro da insospettire i federali. In alcuni stati americani (come nello stato dell’Indiana), fu per questo motivo proibita.
I federali indagarono, ma alla fine non ne cavarono un ragno dal buco: “L’Fbi ha dovuto archiviare il fascicolo poichè non si è riuscito a capire cosa contenesse il testo”. Ely tentò di spiegare che l’incomprensione era stata causata dal microfono guasto, ma non a impedire che questa diventasse una delle tante leggende del rock.
Mentre per Jack Ely fu un riff che fece diventare questo andamento ritmico, storico e lo portò con The Kingsmen, il gruppo del quale era il cantante, a scalare le classifiche negli anni Sessanta fino a raggiungere la seconda posizione.