I passi avanti della medicina nel campo della lotta al cancro sono sempre più evidenti. Sei pazienti su dieci in Italia riescono a sconfiggere la malattia, si tratta dunque del 60%. A rivelarlo è l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) in occasione di un convegno.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha lanciato un messaggio: “La prevenzione è fondamentale”. “Bisogna dire alla gente che dal cancro oggi si può guarire – ha dichiarato il ministro Lorenzin – ma che non bisogna avere paura di fare gli esami di screening”.
Secondo i dati a disposizione sono circa 175 mila i decessi annui provocati da forme tumorali. Dal 1990 al 2007 la sopravvivenza è aumentata del 18% e solo in Italia si contano due milioni e mezzo di “superstiti” ai tumori. “Oggi le Regioni che hanno attivato le reti oncologiche regionali sono pochissime – ha affermato Lorenzin – ma senza una rete regionale non possiamo fare un lavoro di prevenzione e assistenza”.
I costi sono un altro aspetto del problema. Secondo Carmine Pinto, presidente Aiom, “si potrebbero risparmiare milioni di euro evitando quel 15% di esami inutili, mentre più in generale vi sono terapie di non comprovata efficacia che costano ogni anno al sistema sanitario circa 350 milioni di euro”. Risorse che potrebbero invece essere impiegate per garantire l’accesso ai farmaci innovativi in arrivo: “Il passo avanti – spiega Pinto – è rappresentato dalle terapie personalizzate che agiscono solo sulle cellule malate preservando quelle sane, cui si aggiunge una nuova importante arma nel trattamento della patologia neoplastica rappresentata dall’immunoterapia, che riattiva il sistema immunitario contro il tumore”.
Il presidente degli oncologi ha quindi lanciato la richiesta dell’istituzione di un Fondo unico nazionale per i farmaci innovativi oncologi.