Una banda composta da quattro specialisti in estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” è stata sgominata dai carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle, in provincia di Bari, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone.
Si tratta di Luigi Fanelli, 33 anni di Modugno (Bari), Francesco De Palo, 30 anni di Bitonto (Bari), Antonio Fasano, 35 anni di Cassano delle Murge (Bari) e Michele Schiavino, 39 anni di Bitonto. I quattro sono accusati di ricettazione ed estorsione continuata in concorso, e A.F. anche di violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. La base logistica della banda era tra Cassano e Bitonto ma operava principalmente nel sud-est barese, dove si era specializzato nella ricettazione di autoveicoli rubati con successiva richiesta estorsiva.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, ha preso le mosse da una serie di ritrovamenti sospetti. I proprietari denunciavano il furto della propria auto che tuttavia veniva misteriosamente ritrovata pochi giorni dopo. Otto gli episodi accertati tra maggio e luglio dello scorso anno, di cui 4 conclusisi con il pagamento dell’estorsione. La banda agiva sempre nello stesso modo: contattava principalmente anziani e agricoltori, evidentemente ritenute vittime più vulnerabili, e richiedevano cifre tra i 500 e i 1.000 euro in relazione al valore di mercato delle auto da restituire, minacciando di darle alle fiamme in caso di rifiuto.
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