Beppe Grillo ribattezza la riforma elettorale voluta da Matteo Renzi paragonandola alle leggi fasciste. Così, l’Italicum diventa Nostalgicum. “La fiducia sulla legge elettorale – scrive il comico leader del Movimento 5 stelle – prima d’ora era stata posta da Mussolini con la Legge Acerbo nel 1923 e con la “legge truffa” (un nome un programma) del 1953. Oggi viene messa sul cosiddetto Italicum. Non chiamatelo più così, di italico ha solo il ricordo di un ventennio. Chiamatelo #Nostalgicum. Che fretta c’è di fare la legge elettorale? Non c’è nessun’altra emergenza? Disoccupazione? Aziende che chiudono? 10 milioni di italiani che fanno la fame? 1 milione di rifugiati in arrivo dall’Africa? E’ più importante dare tutto il potere a una persona sola ed esautorare definitivamente il Parlamento”.
Finisce, inoltre, la tregua nei confronti del presidente della Repubblica, destinatario di un attacco di Grillo. “Nonostante questo scempio non si avvertono segnali da Mattarella. Dopo i moniti di Napolitano si è passati all’estrema unzione silenziosa del Quirinale. La storia si ripete, dopo la tragedia è il momento della farsa. Eia, eia, alalà”.
EMERGENZA DEMOCRATICA!Faccio un appello a tutti voi: http://goo.gl/gpLB2zDIFFONDETE, E’ IMPORTANTE!
Posted by Beppe Grillo on Martedì 28 aprile 2015