Il Tribunale per il Riesame di Catania ha confermato il provvedimento emesso il 1 aprile scorso dal Gip di Caltagirone, su richiesta del procuratore Giuseppe Verzera, che ha bloccato la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell’impianto del Muos. Resta quindi sotto sequestro la struttura satellitare militare Usa nella riserva di Niscemi (Caltanissetta). Contro il sequestro aveva presentato ricorso il ministero della Difesa, rappresentato dall’Avvocatura dello Stato.
Il Tribunale del Riesame, presieduto da Maria Grazia Vagliasindi, ha emesso un’ordinanza che rigetta la richiesta di dissequestro, presentata dall’ Avvocatura dello Stato, riservandosi di depositare le motivazioni. Il collegio è lo stesso che nel 2012 aveva annullato un analogo sequestro, quando ancora erano in vigore le autorizzazioni concesse dalla Regione.
Al centro del nuovo provvedimento sollecitato dalla Procura di Caltagirone, coordinata da Giuseppe Verzera, ed emesso dal Gip salvatore Ettore Cavallaro, c‘è infatti la ‘novità’ arrivata nel febbraio scorso dal Tar di Palermo che ha annullato tutti i permessi per realizzazione della struttura in un’aera sottoposta a vincoli di rispetto ambientali con inedificabilità assoluta. Per la Procura di Caltagirone è stata la svolta giudiziaria: non si pone più il problema sulla legittimità delle autorizzazioni, perché non esistono più.
Tesi al momento confermata anche dal Consiglio amministrativo regionale di Palermo, il ‘secondo grado’ del Tar in Sicilia, che non ha ritenuto esistessero i presupposti per un’ordinanza che annullasse in via cautelare il provvedimento dei giudici amministrativi di primo grado. L’udienza nel merito davanti al Cga è fissata per il prossimo 8 luglio.