“Nel voto di queste ore c’è in ballo la legge elettorale, certo. Ma anche e soprattutto la dignità del nostro partito”. Lo scrive Matteo Renzi in una lettera inviata ai responsabili dei circoli Pd.
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“La prima regola della democrazia è rispettare, tutti insieme, la regola del consenso interno. Quando ho perso le primarie, ho riconosciuto che la linea politica doveva darla chi aveva vinto. Adesso non sto chiedendo semplicemente lealtà; sto chiedendo rispetto per una intera comunità che si è espressa più volte su questo argomento, a tutti i livelli. Perché questa legge elettorale l’abbiamo cambiata tre volte per ascoltare tutti, per ascoltarci tutti. Ma a un certo punto bisogna decidere”.
La tensione è alle stelle come conferma la decisione dei quattro relatori di minoranza alla legge elettorale, che hanno rinunciato a tenere alla Camera la loro relazione. “Come si fa a fare una relazione di minoranza su un testo così articolato in cinque minuti? In cinque minuti non faccio neanche in tempo a cominciare a insultarli…”, ha detto il leghista Cristian Invernizzi.
Intanto sono stati presentati circa 100 emendamenti all’Italicum dai gruppi parlamentari nell’Aula della Camera. Lo riferisce il relatore e presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto.