“Mio figlio non si meritava uno spettacolo del genere”, gli scranni vuoti mentre il ministro Gentiloni riferiva al parlamenti. Lo dice Vito Lo Porto, padre di Giovanni, il cooperante italiano ucciso da un drone americano, in un’intervista in prima pagina sul Fatto Quotidiano. “È come se quei signori avessero detto: ‘A noi non ce ne frega niente. È morto? Pazienza. Ne muoiono tanti’. Mi hanno fatto vergognare di essere italiano”, aggiunge.
Al premier dice “non credo che Renzi avrà mai la sensibilità di chiamarmi o venirmi a trovare a Pistoia. Però mi sembra impossibile che lui e Obama non sapessero che mio figlio fosse morto. Sono convinto che ne fossero a conoscenza entrambi e che abbiano deciso di fingere di non sapere, con un tacito accordo. Probabilmente hanno voluto prendere tempo. I politici – aggiunge parlando della visita di Renzi a Washington – sono anche attori, sanno fare la loro parte. Sorridevano come due fratellini. È una mancanza di rispetto, ma non sono sorpreso”.
“Quel che è fatto, è fatto: mio figlio non tornerà indietro. Spero solo che riportino a casa il suo corpo”, ha concluso.