L’Ue triplicherà i fondi a disposizione per le operazioni di salvataggio nel Mediterraneo per Triton. Lo ha affermato il cancelliere tedesco, Angela Merkel a conclusione del vertice straordinario a Bruxelles sull’immigrazione. “Vogliamo agire in fretta – ha detto la Merkel – e questo significa triplicare le risorse finanziarie”. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che in fondi saranno di “120 milioni di euro”, come per Mare Nostrum.
Confermato dal premier maltese, Joseph Muscat, anche un summit sull’immigrazione a malta tra Unione Europea e Unione Africana che si terrà entro il 2015.
“Un grande risultato”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, “si combattono i trafficanti in accordo al diritto internazionale: la lotta ai nuovi schiavisti è una emergenza ed esigenza per tutti noi. Abbiamo lavorato molto bene con la Commissione per implementare le politiche dell’Ue insieme alle organizzazioni internazionali dei migranti, sia sul diritto d’asilo che coi Paesi di origine e transito dei migranti. Abbiamo lavorato – ha aggiunto – alla necessità di rafforzare la responsabilità e la solidarietà per fare sì che ci sia un supporto per gli Stati di frontiera come il nostro”.
La Germania metterà a disposizione di Frontex due navi: una fregata e una nave per il rifornimento. La Francia userà due navi e un altro aereo per il salvataggio degli immigrati nel Mediterraneo mentre la Gran Bretagna propone l’utilizzo di navi militari, tra cui la Bulwark, una delle più grandi navi da guerra britanniche. In tutto Londra mette in campo una nave da guerra, due navi pattuglia e tre elicotteri. Anche il Belgio è disponibile a fornire la nave logistica Godetia. Svezia, Danimarca e Norvegia hanno offerto il loro aiuto. Attualmente sono 21 gli Stati Ue che partecipano alla missione Triton con sette navi, quattro aerei e un elicottero.
La Francia inoltre presenterà una risoluzione all’Onu per ottenere il mandato di distruggere i barconi dei trafficanti di uomini nel mar Mediterraneo. Lo ha affermato il Presidente francese, Francois Hollande, al termine del Consiglio Europeo. “La Francia – prosegue Hollande – prenderà, insieme ad altri, un’iniziativa nell’ambito del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.