La tregua è durata poco. Dopo le parole concilianti sull’emergenza immigrati, con l’appello a evitare polemiche contro il governo per la strage del barcone affondato al largo della Libia, Silvio Berlusconi affonda il colpo contro Matteo Renzi: “Questo governo si regge alla Camera su 148 deputati dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale – ha detto – e al Senato da 32 senatori eletti con il centrodestra, che poi hanno deciso di fare la stampella della sinistra”.
La cena che si è svolta a Milano giovedì 23 aprile è stata per il leader di Forza Italia il rientro ufficiale nel Ppe. “Con stasera Silvio Berlusconi rientra nel Partito popolare europeo dopo una lunga assenza” ha detto parlando di se stesso davanti a oltre 150 persone riunite per l’occasione. Berlusconi ha insistito sull’illegittimità dell’esecutivo, ricordando che “in Italia in questo momento la democrazia è sospesa, con il terzo governo consecutivo non eletto dal popolo. Io sono stato l’ultimo presidente del Consiglio eletto, nel 2008”.
Sul futuro del centrodestra italiano ha detto di aver “cominciato a lavorare per costruire un assetto simile a quello della più grande democrazia del mondo, gli Usa. Vogliamo costruire una grande forza democratica sul modello dei Repubblicani, che esprima la maggioranza del nostro Paese, fatta di moderati e liberali”.
Sulla sua situazione personale ha invece espresso ancora una volta ottimismo. “Sono certo che sarò reintegrato nella piena innocenza dalla sentenza della Corte Europea di Strasburgo” ha detto.