Con Vettel la Ferrari ha ripreso a splendere di un rosso fiammante. Non accadeva da tanto, troppo tempo. Dai tempi di Schumi e delle sue vittorie epiche contro Hakkinen, dei sui salti sul podio e dai campionati iridati stravinti in sequenza. Raccogliere la sua eredità non sarà facile per Seba, soprattutto adesso che Schumi non può più consigliarlo e guidarlo: “Ho parlato con lui molte volte in passato di un mio possibile approdo in Ferrari, alcune volte scherzando, altre in modo serio”.
“Mi è mancato molto tutto ciò, semplicemente perché sapevo che mi avrebbe detto la verità su quello che pensava – prosegue il pilota del Cavallino – L’onestà con cui mi ha dato consigli negli anni è probabilmente la cosa più speciale. Lui era sempre molto disponibile e onesto anche su tutto il resto: l’aspetto commerciale della Formula 1, la sua esperienza, le lezioni apprese. Questa è ovviamente la parte che mi manca”.
La vittoria ottenuta in Malesia ha ridato nuovo entusiasmo a Vettel e a tutto l’ambiente ferrarista. Ma non bisogna adagiarsi, piuttosto bisogna guardare al futuro con l’obiettivo di fare sempre meglio: “Dobbiamo ricordarci da dove veniamo e che c’è un sacco di lavoro da fare, ma se per qualsiasi motivo c’è una possibilità di puntare al Mondiale, dobbiamo coglierla”.