La Direzione investigativa antimafia di Catania ha confiscato i beni Nunzio Salafia, di 64 anni, originario di Francofonte in provincia di Siracusa, definito “elemento di notevole spessore del clan mafioso “Aparo-Nardo-Trigila”.
L’uomo è uno degli storici esponenti della famiglia mafiosa Aparo di Siracusa, alleata alle famiglie Nardo-Trigila-Santa Panagia, gruppi mafiosi che Salafia voleva riunire in un’alleanza contro la cosca rivale dei Bottaro-Attanasio.
Salafia ha un curriculum criminale cospicuo, con condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso, reati contro il patrimonio, sequestro di persona ed estorsione.
I beni del boss siracusano erano stati posti sotto sequestro nel 2013. Ora, sono passati definitivamente allo Stato.
Sono 2 aziende a Siracusa e Melilli che operano nel settore del commercio dei materiali da costruzione e degli alimentari; 3 veicoli tra cui anche mezzi pesanti per autotrasporto; attrezzature utilizzate in ambito alimentare; numerose disponibilità bancarie e finanziarie, per un valore totale di mezzo milione di euro.