Sette responsabili della polizia keniana sono stati rimossi dai loro incarichi dopo un’inchiesta sull’attacco del 2 aprile, condotto dai fondamentalisti somali al-Shabaab all’università di Garissa.
In quell’occasione le vittime – prevalentemente studenti – furono 148 e le autorità vennero pesantemente criticate per i tempi lunghi di reazione e per aver ignorato precedenti allarmi su un possibile attentato nell’area. “Dopo aver esaminato i rapporti – ha dichiarato a questo proposito il ministro dell’Interno Joseph Nkaissery – mi sono convinto della necessità di indagini approfondite per stabilire le possibili responsabilità penali”.
Insieme ai sette ufficiali di polizia, tutti a diverso titolo responsabili della sicurezza nella contea in cui è avvenuto l’attacco, sono stati sospesi anche due funzionari civili, tra cui il commissario di contea Njenga Miiri. Quest’ ultimo, riferisce la stampa locale, ricopriva lo stesso incarico nella contea di Lamu al momento degli attacchi a Mpeketoni e Poromoko – due località di quell’area – che lo scorso anno provocarono circa 60 morti in due giorni.