“Sono molto amareggiato, per me questo è l’ennesimo fallimento della stagione”. Il patron del Cagliari Tommaso Giulini si interroga su quale possa essere la strada giusta da intraprendere per inseguire il sogno salvezza. Esonerato Zeman e affidata la panchina al duo Festa-Suazo, il futuro è solo un’incognita: “Ora vedremo come ripartire. Zeman mi ha voluto spiegare le sue ragioni. Credo sia abbastanza evidente: le ultime partite non lo hanno soddisfatto”.
“Non credo che il blitz dei tifosi abbia influito. Il mister ha lavorato in piazze ben più calde. Venti-trenta tifosi in ritiro non si vedono neanche in Eccellenza – spiega il numero uno sardo a Sky Sport – Da quando è tornato, a parte il primo tempo con l‘Empoli, non ha ritrovato la sua squadra. E allora ci sta che possa maturare questa situazione”.
Impossibile non ritornare sull’irruzione dei tifosi ad Asseminello: “I giocatori erano in ritiro da una settimana, sapevamo che sarebbe potuto arrivare qualcuno. Siamo praticamente ultimi in classifica, sono contento che i tifosi arrivati ad Assemini non siano stati 4500 come sarebbe successo a Bergamo. Conti è vicino ai tifosi? Credo si voglia strumentalizzare tutto questo”.
“Conti ha più di 400 presenze con questa maglia – prosegue – Numeri che non ha nessuno in rossoblù. Ritrovare lui, schiaffato su alcuni giornali, con scritto che potrebbe essere connivente coi tifosi, l’ho trovato sbagliato. Frequenta gli Sconvolts? Lo sanno tutti, e se anche lo facesse? Non vedo che problema c’è. Certo, se Daniele me lo avesse chiesto, gli avrei detto che è inopportuno giocare con la fascia degli Sconvolts al braccio dopo quello che è successo in ritiro”.
Giulini minimizza, ma Zeman aveva chiaramente parlato di giocatori sotto choc dopo i fatti di Assemini: “È ovvio che certi ragazzini possano essere choccati, ma qualcuno ha calvalcato l’onda – chiosa Giulini – Ho letto che i miei giocatori fanno le quattro di mattina. Non è vero: Cagliari non è Milano, se ci sono giocatori che fanno le quattro di mattina si viene a sapere tutto subito. Semmai Zeman e Zola in panchina il primo anno sono stati un rischio eccessivo”.