“Siamo pronti a qualsiasi evento ma escludo al 100% una ‘Grexit’“: lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker in un’intervista a Politico – che avvia oggi le sue pubblicazioni – precisando anche che “non ci sarà un default“.
Juncker chiede anche “chiarezza” ad Atene che “non collabora come vorremmo“. Juncker ha spiegato che i negoziati negli ultimi giorni “stanno cominciando ad andare nella giusta direzione ma c’è ancora molta strada da fare”. “Abbiamo bisogno di chiarezza e non l’abbiamo ancora. Avevo perso la pazienza nel frattempo. Ora l’ho ritrovata e non voglio perderla di nuovo”, ha aggiunto.
La situazione greca “è un problema, non stanno collaborando come vorremmo perché al nostro team sul campo ad Atene non consentono di entrare nei ministeri, una cosa non solo strana ma inaccettabile”, ha concluso.
L’agenda del dossier Grecia è fitta di appuntamenti. La Grecia deve rimborsare quasi un miliardo di euro al Fmi il 12 maggio. Prima, si svolgeranno due riunioni dell’Eurogruppo. Il primo, informale, fissato a Riga questo venerdì, e un secondo, formale a Bruxelles, la vigilia stessa della scadenza del pagamento al Fmi.
La Bce si è voluta ancora una volta rassicurante: “Siamo convinti che non ci sarà un’uscita” di Atene dall’euro, ha dichiarato il vicepresidente della Bce Vitor Constancio, precisando che “un eventuale default della Grecia verso uno dei suoi creditori non implica automaticamente l’espulsione dall’eurozona”. Anzi, ha aggiunto, “i Trattati non lo prevedono”. L’Eurotower però, ha avvertito, “non finanzierà la Grecia in qualsiasi situazione“.
Il governo Tsipras, lunedì 20 aprile, ha chiesto alle amministrazioni locali di far convergere le loro risorse nelle casse dello Stato. Atene conta di recuperare 2 miliardi per pagare stipendi, pensioni e una rata del debito internazionale.