Operazione “riscatto” perfettamente riuscita. Dopo il goffo passo falso del Tardini e l’ottima affermazione in Champions contro il Monaco, la Juve torna al successo in campionato regolando la Lazio 2-0 e ribadendo ancora una volta la propria superiorità.
Tre punti non decisivi, ma comunque pesantissimi in ottica scudetto che premiano ancora una volta il collettivo più forte. K.o indolore per i ragazzi di Pioli, dopo 8 successi di fila chiedere di più sarebbe stato francamente ingeneroso.
Avvio convincente dei laziali che provano subito ad aggredire i padroni di casa nella propria metà campo. Il pressing sembra funzionare, la Juve arretra difendendosi comunque con ordine.
È un bluff degno della miglior sceneggiatura quello bianconero. Alla prima opportunità, infatti, Tevez colpisce al cuore la sbadata retroguardia ospite: spizzata di testa di Vidal, l’Apache raccoglie e si invola verso Marchetti che viene “bucato” con un sinistro perfetto al 17′.
Un montante improvviso e difficile da metabolizzare per la Lazio. Al 25′ Klose ha sui piedi il pallone dell’1-1, ma da ottima posizione si fa deviare il tiro da Bonucci. Il centrale bianconero alza l’asticella e al 28′ fa esplodere di gioia lo Stadium con un coast to coast irresistibile: rasoterra e 2-0.
Sul piano del gioco si può rimproverare davvero poco ai capitolini. La differenza, però, la fanno ancora una volta le qualità dei singoli. Nella ripresa, come nel primo tempo, i ragazzi di Allegri dimostrano di avere diverse frecce in più al proprio arco.
Il forcing della Lazio è a tratti asfissiante, eppure la Juve rischia raramente. La traversa colpita da Candreva su punizione al 65′ è solo un episodio isolato. Negli ultimi 25′ il ritmo cala, la pioggia aumenta, Cataldi si becca il rosso e i padroni di casa addormentano il match. Il fischio finale conferma: l’anti-Juve non esiste.