L’Italia come la bella addormentata nel bosco, “come se il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato”. È la metafora usata dal presidente del consiglio Matteo Renzi nel suo discorso davanti agli studenti della Georgetown University.
Renzi è in visita negli Stati Uniti, dove venerdì incontrerà il presidente Barack Obama, alla Casa Bianca.
“Noi siamo qui – ha proseguito il premier – per svegliare la bella addormentata, noi siamo qui per dare un indirizzo al futuro. Questo indirizzo è il lavoro straordinario, l’energia, l’impegno che abbiamo messo in questo primo anno nelle riforme: la legge elettorale, l’architettura istituzionale, la , il fisco, il jobs act, la giustizia, la lotta alla corruzione, la buona scuola, l’innovazione. Per questo non è possibile tornare indietro sulle riforme, non possiamo permettercelo, sarebbe folle sciupare questa occasione. Per vent’anni abbiamo guardato alla globalizzazione impauriti invece di vedere le opportunità. Il mondo ha fame dell’Italia e chiede la nostra bellezza, noi possiamo essere il luogo del futuro che piace al mondo. Come diceva Bob Kennedy, il futuro non è un dono, ma una conquista. Noi siamo pronti”.
Renzi ha aggiunto di aver voluto ribadire l’importanza della “cultura come strumento per battere il terrorismo perché così si difendono la nostra identità e i nostri valori. Con orgoglio ho detto alla platea che faccio un mestiere meraviglioso, guidare il governo di uno dei Paesi più belli del mondo, ma è anche un mestiere terribile perché in Italia il passato è talmente emozionante che a volte pronunciare la parola futuro è difficile“.