Pietrarossa è sempre più luogo di misteri e inquietudini che arrivano sia dal passato che dal presente. A sconvolgere Villalba però è la faida che si è di nuovo aperta tra i Camerana e i Monforte, un botta e risposta che non è altro che un escalation di violenza fino al colpo di scena: qualcuno spara a Ruggero. Matteo non ha avuto il coraggio di premere quel grilletto ma verrà accusato ugualmente di averlo fatto.
Chi è il vero colpevole? E cosa sono questi riti che si compiono nei boschi? Veronica in questa specie di setta ha coinvolto anche Elena che sembra pronta a considerare la sua vendetta contro Ruggero.
Ecco cosa è successo nella quanti puntata.
A Pietrarossa Eva e Alessandro vengono svegliati dalle urla di Eva, mentre Davide fa finta di dormire. “In pochi giorni è la terza volta che si sveglia urlando” dice Alessandro preoccupato e propone ad Aurora di separarli in due stanze diverse. “Prima o poi la dirà una parolina Davide, vero?” continua Alessandro che evidentemente non sa nulla di quello che è successo nella camera dove è morta Rosa.
Matteo invece, dopo quasi 400 giorno da sobrio, ha ripreso a bere, dopo essere stato da Laura, e Sara lo scopre. “Un ragazzino si fa del male, un uomo lotta per quello che crede” gli dice la ragazza delusa.
Aurora cerca delle risposte da Davide, gli chiede della madre, della frase che ha pronunciato e di quella che ha scritto ma il bambino si trincera dietro il suo mutismo. “Tu sarai mio figlio, io voglio adottarti” gli dice Aurora e Davide piange. A Pietrarossa torna la donna che in passato ha avuto in affido Davide: “La bruciatura sul braccio di mia figlia, non è stato Davide a fargliela”. La donna spiega che avevano paura, che non riuscivano ad accettare le cose “strane” che accadevano: il bambino faceva vedere e sentire alla donna delle cose sulla sorella morta, come sta facendo con Aurora e sua madre. “Stia attenta” le dice la donna prima di andarsene dopo che Davide era apparso sulla soglia.
Ruggero intanto ha radunato i viticoltori della zona che vuole riunire sotto un unico marchio, Camerana. Alla riunione Sara propone la sua idea del consorzio e invita tutti ad aderire. Soddisfatta con Matteo tornano a La Rupe e tra i due per poco non scappa un bacio.
Aurora blocca l’ingresso della camera dove è morta la madre e dice a Davide: “Non voglio che ci entri mai più”. Poi prende una vernice e inizia a ridipingere una parete dalla quale però inizia a gocciolare della vernice rossa: sotto la carta da parati Aurora scopre il simbolo di un pentacolo che pare essere dipinto da poco. “Non l’ho disegnato io” dice Aurora ad Alessandro che entra nella stanza: il simbolo non è più rosso ma verde, della stesso colore di cui la donna ha le mani sporche. “Che senso ha questo, me lo spieghi?” domanda Alessandro senza ricevere alcuna risposta.
Edoardo e Livia sono con i loro rapitori: si capisce che vogliono qualcosa da Edoardo, Livia lo prego a dare loro ciò che chiedono, ma lui esasperato continua a ripetere che non ricorda niente. A guardare la scena è lo psichiatra, Francesco Maniero. Edoardo, chiuso dentro una cassa, viene sepolto vivo.
Le tre rose di Eva 3 – La quinta puntata
Aurora non ha delle risposte sul simbolo del pentacolo disegnato alla parete, non capisce cosa sia successo. Mentre sistema i giocattoli di Eva, le sembra di sentire parlare la bambola della piccola anche dopo averla spenta e dopo aver tolto le batterie. “Non lasciarmi sola, non lasciarmi sola” continua a ripetere senza sosta la bambola fino a quando Aurora non la distruggere davanti ad Eva che si mette a piangere. Ad Alessandro tocca il compito di consolare la bambina e il tentativo di spiegarle cosa sta succedendo.
Edoardo intanto riesce a uscire dalla cassa. Dopo aver vagato a piedi riesce a raggiungere la barca e si confronta con Isabella. “Vogliono che io restituisca loro qualcosa, ma cosa?” si chiede Edoardo disperato. “Che c’entrano con me e Aurora?”. “Dovevo portarti via subito, dovevo immaginare che sarebbero tornati” si lascia sfuggire Isabella che in un primo momento non gli dà delle risposte ma gli dice soltanto di aver “rovinato tutto”. “Trovatela da sola la verità” lo aggredisce ma lui cerca in tutti i modi di convincerla del suo amore.
Isabella poi si decide a mostrargli delle foto: Edoardo al collo portava la fede del matrimonio con Aurora, quella ritrovata sulla scena dell’omicidio alle rovine; diceva di volerla avere sempre addosso per ricordare le cose brutte che aveva fatto alla ex moglie. La ragazza gli dice anche che prima della sua sparizione era strano e che è cambiato dopo una telefonata della madre. Isabella continua a dirgli di amarlo mentre gli racconta le poche cose che sa e che gli ha tenuto nascosto – a suo dire – per proteggerlo.
Livia intanto è prigioniera di Maniero: lui la imbocca a forza e lei lo morde. Lo psichiatra invece è ospite di Marzia e lei, andandolo a trovare, gli cura la ferita: il dottore poi la bacia ma lei preferisce andare via. Subito però ci ripensa e i due finiscono a letto insieme.
Ruggero regala a Viola un cavallo: lei insieme a Filippo Sommariva si occuperà delle stalle. Massimo invece comunica allo zio che i viticoltori stanno prendendo in seria condizione l’idea del consorzio. “Non voglio una faida, ma più cerco di starne fuori e più i Monforte mi ci tirano dentro” dice Ruggero. “Io non volevo mi ci ha costretto lui” dice riferendosi a Matteo. Ruggero allora chiama Alessandro per trovare un accordo che ha tutta l’aria di un “ricatto”.
Le tre rose di Eva 3 – La quinta puntata
A La Rupe è tempo di vendemmia e tra Sara e Matteo continuano ad esserci sguardi intensi. Alessandro arriva alla vigna e comunica che la parte sua e di Matteo la darà a Ruggero: “L’uva in cambio della denuncia contro di te”. Al momento della consegna, in piazza, Massimo butta a terra tutta l’uva e Lorenzo ci passa sopra con la macchina dopo aver gridato: “Monforte noi non lo facciamo il vino con la vostra uva”. “Questa è la mia legge adesso sapete da che parte stare” dice infine Ruggero rivolgendosi agli altri viticoltori che aveva invitato ad assistere.
Aurora continua ad avere le allucinazioni, scorge sua madre e dopo essersi fatta la doccia sullo specchio vede la scritta “Vieni da me”. Alessandro le chiede di mandare via Davide ma lei non ne vuole sapere e gli mostra i fogli che il bambino aveva scritto, ma adesso su quei fogli rimangono solo scarabocchi, non c’era scritto nulla.
Ruggero parla con Massimo, sembra avere un minimo di senso di colpa per quello che ha fatto ai Monforte, ripensa a Tessa: “Tutte le mie certezze cominciano a vacillare…” dice Camerana. Massimo poi va al locale da Tessa, ma mentre va a prendere il cellulare arriva Ruggero. Tessa lo informa di essere già con un uomo ma non gli dice di chi si tratta. Massimo poi porta la ragazza a vedere le stelle e i due si tengono la mano.
Elena è ancora in ospedale sulla sedia a rotelle, ma il medico le dice che potrebbe tornare a camminare, basterebbe solo volerlo. Subito dopo riceve la visita di Veronica, che le dice di sapere quali sono i suoi desideri: “Io lo so cosa vuoi, punire chi ti ha fatto del male e riprenderti quello che ti è stato tolto. Quando sarai pronta chiama questo numero e avrai ciò che vuoi” le dice la suora.
Le tre rose di Eva 3 – La quinta puntata
Aurora tenta di rassicurare Alessandro: “Io non ho paura perché ci sei tu” gli dice convinta di non voler abbandonare Davide. Il bambino intanto dentro la casa sull’albero ha ricreato un pentacolo e al centro ha posizionato una foto di Alessandro.
A La Rupe si verifica un incidente: Cesare apre la valvola di un silos al posto di Alessandro e per poco non perde la vista. Alessandro crede che la valvola sia stata manomessa e che sia colpa di Davide. Con Aurora mette in piede l’ennesima discussione e lei continua a ribadire che non è intenzionata a lasciare il bambino.
Alessandro va a trovare il vescovo Carini: vuole le vigne del convento per il consorzio. Il monsignore accetta per contrastare la tirannia di Ruggero. Prima di andare via Alessandro incrocia Veronica la quale non nasconde la sua felicità per quell’incontro inaspettato e si scambia sguardi di intesa con il vescovo.
Elena, devastata da quello che è successo, dice al marito che dovrebbe uccidere Ruggero. “Se mi ami dovresti fargliela pagare” e dopo la perplessità di lui, lei si arrabbia e gli grida di lasciarla sola. Le gambe di Elena sembrano essere tornate a muoversi.
“È arrabbiata con me perché non ti porto da lei” è la seconda frase che pronuncia Davide dopo che Aurora vede che il bambino ha dei lividi sul braccio. Intanto qualcuno ha spostato l’armadio e la camera di Rosa è di nuovo aperta. Aurora continua a vedere sua madre.
Il consorzio intanto sembra ricevere consensi: i viticoltori si convincono a firmare dopo l’adesione di Alessandro che racconta del suo accordo con il vescovo.
Le tre rose di Eva 3 – La quinta puntata
Elena non perde tempo e chiama il numero che le ha dato Veronica: “Ciao Elena, sei pronta? Tu puoi già camminare lo sai? Esci dall’ospedale, ti aspettano…” le dice una voce maschile.
Elena viene presa e portata tra i boschi.”Voglio la vita che Ruggero Camerana mi ha tolto” dice prendendo parte a uno dei rituali con donne vestite di rosso, un pentacolo e, ovviamente, Veronica. Dopo essere stata punta a un dito beve il suo stesso sangue da un calice, come a sigillare un patto.
Matteo incontra Laura ma lei capisce che lui è innamorato di Sara e se ne va furiosa. Quello che non sa è che Lorenzo sta assistendo a tutta la scena.
Aurora nel frattempo posiziona un registratore nella camera della madre convinta di poterla sentire.
Lorenzo decide di affrontare Mattia e lo picchia, Sara si intromette ma viene spinta a terra. Enea interviene, caccia Lorenzo, ma Sara continua a non rispondere, svenuta. Ruggero non la prende bene e caccia dalla tenuta sia suo nipote che Laura, prendendosela anche con Massimo.
“Vuoi bene a Sara? Dille di lasciare Villalba” dice Enea a Matteo. Nel frattempo Viola e Filippo fanno sesso tra il fieno delle scuderie.
Le tre rose di Eva 3 – La quinta puntata
Laura e Lorenzo litigano: lei vuole tornare a Borgo Camerana e lui promette di riportarcela. Dalla borsa prende una pistola.
“Gigli, gigli bianchi sulla tomba” è questo il messaggio che Aurora riesce a registrare nella stanza della madre.
Matteo, anche lui munito di pistola, va a trovare Ruggero. “Non sono le pistole che fanno paura ma gli occhi di chi le impugna” dice Ruggero che va via convinto che il ragazzo non ha il coraggio di compiere un gesto simile. Matteo infatti non riesce a sparare ma qualcun altro sì e Camerana si prende un pallottola al fianco… Chi è stato?