Circa 400 lavoratori dello stabilimento Whirlpool-Indesit di Carinaro (Caserta), che la scorsa notte hanno presidiato lo stabilimento e stamani hanno bloccato il deposito merci della fabbrica – per protestare contro la decisione della multinazionale Whirlpool, annunciata ieri, di chiudere il sito produttivo -, si sono diretti sulla vicina superstrada Giugliano-Marcianise, che fiancheggia l’insediamento industriale e hanno bloccato la circolazione veicolare.
La mobilitazione – hanno spiegato i sindacati – sarà permanente. Ieri hanno manifestato anche i lavoratori di Albacina, vicino a Fabriano.
Il piano della multinazionale Whirpool, che ha acquistato la Indesit a luglio dell’anno scorso, prevede 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri ricerca, annunciando la chiusura dello stabilimento di Caserta in cui lavorano più di ottocento persone, la cessazione di uno dei due stabilimenti di Fabriano (Ancona), precisamente quello di Albacina i cui seicento lavoratori secondo il progetto aziendale dovrebbero essere trasferiti nella vicina fabbrica di Melano, e la dismissione del sito di None (Torino) dove attualmente ci sono novanta addetti fra il magazzino e il centro ricerche.
Di converso, è prevista la crescita di alcune fabbriche, in particolare quella di Varese dove si preannuncia un incremento occupazionale di 280 persone, e quella di Melano, dove sarebbe di nuovo concentrata la produzione dei piani cottura.