Con l’uscita dei feretri dal Duomo di Milano, accompagnata da un timido applauso dei presenti nella piazza della Cattedrale, sono terminati i funerali di Stato per Fernando Ciampi e Lorenzo Claris Appiani, il giudice e l’avvocato rimasti uccisi nella sparatoria di giovedì scorso nel Palazzo di Giustizia.
Al termine della cerimonia, il cardinale Angelo Scola, che ha presieduto le esequie, ha stretto la mano ai parenti delle due vittime, in prima fila, fermandosi un po’ più a lungo con la nonna di Appiani. Poi ha stretto la mano alle autorità, sempre in prima fila nel Duomo, e ha avuto una breve conversazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha partecipato alla Messa assieme ai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini.
I feretri sono stati quindi portati all’esterno del Duomo, seguiti dai familiari e dalle autorità e sono state accolte da un lungo silenzio della folla interrotto soltanto da qualche sporadico applauso.
Il Cardinale di Milano, nella sua omelia, ha chiesto una “giusta pena espiatoria” per l’autore degli omicidi, Claudio Giardiello. “Il nostro cuore è ancora colmo di angoscia – ha aggiunto Scola – per l’orrore di tre brutali omicidi e di due ferimenti”. L’arcivescovo ha definito la sparatoria “una tremenda espressione di un male inaccettabile”, aggiungendo che “da queste morti può nascere una maggiore responsabilità di educazione civica, morale, religiosa, instancabilmente perseguita da tutte le agenzie educative, dalla famiglia, alla scuola fino alle istituzioni”.
Il perdono di Claudio Giardiello è “un pensiero difficile da accettare ma giusto”. Così Stefano Verna, il commercialista ferito durante la sparatoria al tribunale di Milano, ha risposto a chi gli chiedeva se fosse possibile un atto di clemenza nei confronti dell’assassino. Commentando anche il pensiero rivolto a Giardiello dall’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, durante l’omelia dei funerali di Stato, Verna ha concesso che “anche i familiari di Giardiello in questo momento stanno soffrendo. Il perdono è giusto – ha aggiunto -, in qualche modo bisogna cercare di perdonare”. Intercettato al termine della cerimonia funebre, Verna si è detto “stanco” aggiungendo comunque di stare “bene”: “avverto il dolore delle famiglie delle vittime – ha aggiunto – e cerco di non pensare a quello che è successo e di guardare avanti”.