Un ergastolo e tre condanne a 30 anni di carcere: si è concluso così a Washington il processo a carico di 4 ex contractor statunitensi responsabili il 16 settembre 2007 dell’uccisione di 14 civili disarmati e del ferimento di altri 17 in piazza Nisour a Baghdad.
Gli imputati, Dustin L. Heard, Nicholas A. Slatten, Evan S. Liberty e Paul A. Slough, all’epoca dei fatti in servizio per la società Blackwater, avevano sostenuto di aver aperto il fuoco dopo essere caduti in un’imboscata ma i giudici li hanno condannati per omicidio, strage e tentata strage.
La società Blackwater ha vinto più di 1 miliardo di dollari in contratti governativi. I suoi sono per la maggior parte di loro veterani militari. Il suo fondatore, Erik Prince, è stato uno dei principali donatori per il Partito Repubblicano.
“La Blackwater aveva un potere quasi uguale a quello di Saddam Hussein“, ha detto Mohammed Hafedh Abdulrazzaq Kinani, il cui figlio di 9 anni, Ali, è stato ucciso in piazza Nisour. “Il potere viene dagli Stati Uniti”, ha aggiunto in seguito: “Oggi vediamo chi vincerà. La legge o Blackwater”.
Quasi 100 sostenitori dei 4 mercenari hanno affollato l’aula del tribunale dove si è svolta l’udienza, molti di loro indossavano magliette con la scritta Blackwater.