Bashar Assad continua ad impiegare sostanze tossiche vietate come cloro e cianuro nei ‘barili-bomba‘ contro gli oppositori in Siria. Gli ispettori dell’Opac, l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, che ha ottenuto il premio Nobel per la Pace 2013 proprio per il lavoro in Siria sull’arsenale di sarin e iprite di Assad, hanno aperto un’inchiesta dopo che due serie di test hanno accertato che cloro e continuano ad essere usati dal regime di Damasco.
Tracce di cloro sarebbero state trovate nel suolo dove era stata sganciato un ‘barile-bomba‘ nella provincia di Idlib, che ha provocato la morte di tutti i componenti di una famiglia di sei persone.
I ‘barili-bomba’ sono di fatto ordigni improvvisati (Ied) in cui all’interno di un contenitore di acciaio si mescolano esplosivo e, in questi casi, gas letali. Ordigni che vengono poi sganciati da elicotteri sugli obiettivi da colpire. Barili-bomba che Damasco ha sempre negato di impiegare.
Visualizza Commenti
Visto che gli oppositori sono i miliziani dell'Isis,direi che ha fatto bene. Si meritavano non armi chimiche,ma anche atomiche.