Sono stati rafforzati i controlli agli ingressi del Palazzo di Giustizia di Milano dove ieri mattina l’immobiliarista Claudio Giardiello ha compiuto una strage, dopo essere entrato con una pistola nel palazzo, uccidendo tre persone, tra cui un giudice.
In via Manara, dall’accesso attraverso il quale sarebbe passato Giardiello mostrando un falso tesserino, si può accedere esibendo tesserini se si è magistrati, avvocati o personale amministrativo. I controlli, a quanto pare, sono più rigorosi e c’è anche un carabiniere che staziona all’ingresso assieme alle guardie della vigilanza privata.
All’entrata principale di corso di Porta Vittoria, invece, dove c’è l’ingresso con metal detector riservato al pubblico si è creata una lunga fila lungo la scalinata e anche qua pare che i controlli siano più stringenti. Anche in via Freguglia si è creata una piccola fila all’altro ingresso nella parte riservata al pubblico con metal detector, e in quella per gli operatori e personale i controlli sui tesserini vengono fatti con cura. Così come sta avvenendo nel quarto accesso quello di via San Barnaba.
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“È tutto normale, i controlli procedono come sempre”, spiega una guardia privata in uno degli ingressi. Secondo un rappresentante dei vertici degli uffici giudiziari, però, stamattina i controlli sono più stringenti del solito.