Si è spacciata per la cugina di una delle 150 vittime dell’A320 della Germanwings schiantatosi il 24 marzo scorso, per viaggiare gratis fino al sud della Francia, approfittando dei voli istituiti da Lufthansa per portare le famiglie al luogo dell’incidente. Protagonista una donna tedesca, smascherata dal padre della vittima di cui si era finta parente.
La donna ha fatto credere alla compagnia aerea di essere la cugina di uno dei due docenti che erano a bordo dell’aereo e che accompagnavano i 16 studenti iscritti al liceo Joseph König nella città di Haltern am See. È riuscita a viaggiare a sbafo due volte per la Francia. All’arrivo, la donna la cui identità non è stata rivelata, ha pure visitato il luogo dell’incidente, a Seyne-les-Alpes, e il memoriale eretto a Vernet in memoria delle vittime prima di beneficiare pure del sostegno psicologico, per il lutto.
La Lufthansa, casa-madre della Germanwings, ha realizzato l’inganno, durante un viaggio in programma per le vacanze di Pasqua.
La truffa è stata confermata da Klaus Gorny, portavoce della compagnia aerea, che ha avvertito la polizia e ha presentato una denuncia. “Siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente che può aver sconvolto le famiglie in lutto”, ha detto. Per via della concitazione dei giorni successivi alla tragedia e al coinvolgimento emotivo, la compagnia non ha verificato i rapporti di parentela con le vittime, ha spiegato il portavoce.
La polizia di Hoxter ha aperto un’inchiesta per truffa e interrogato la viaggiatrice a sbafo, originaria di Beverungen, una città nel Nord Reno-Westfalia.