Il cedimento di un pilone del viadotto “Himera“, al chilometro 61 dell’autostrada Palermo Catania, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli in direzione del capoluogo etneo, ha convinto i tecnici dell’Anas a interrompere la circolazione sulla A19, in entrambe le carreggiate, per consentire alcuni sopralluoghi.
Nel manto stradale si è formato un vistoso avvallamento. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati e lungo l’autostrada si sono formate lunghe code.
Il cedimento del pilone sarebbe stato causato da una frana che sta interessando il paese di Caltavuturo. Al momento fortunatamente non stavano transitando mezzi, ma numerosi automobilisti sono rimasti bloccati nel tratto di strada interessato.
L’autostrada è stata chiusa sia in direzione Catania che in direzione Palermo; il traffico viene deviato all’uscita di Buonfornello per rientrare solo dopo Tremonzelli per chi proviene da Palermo, e sullo svincolo Irosa sulla carregiata opposta. Sul posto stanno operando polizia stradale ed Anas.
Il pilone che ha ceduto sulla Palermo-Catania è stato investito da una frana aperta dieci anni fa sulla strada provinciale Scillato-Caltavuturo che costeggia l’autostrada. A spiegarlo sono stati gli stessi tecnici dell’Anas che hanno disposto la chiusura dell’autostrada nel tratto interessato. Il movimento, che ha un fronte di 300 metri e una lunghezza di quasi un chilometro, è ripreso a causa delle piogge degli ultimi tempi. Una enorme massa di terra è scivolata verso il greto del fiume Imera e ha investito il pilone che si è incrinato.
La frana è cominciata nel 2005. Il fenomeno è stato oggetto di un’indagine geologica ma “la Provincia non ha mai compiuto alcun intervento“, dice Domenico Giannopolo, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici di Caltavuturo. “Già dieci anni fa – aggiunge Giannopolo – la situazione era chiara. Bisognava progettare opere di contenimento per evitare l’allargamento del fronte franoso. E’ stata solo realizzata una bretella sulla provinciale per mantenere il collegamento”. L’altro ieri era stato convocato un incontro con la Provincia e la Protezione civile davanti alla quinta commissione dell’Ars ma è stata poi rinviata a lunedì.