A gennaio e febbraio aumentano del 20,7% i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, così come la quota di lavoro stabile (dal 37,1% al 41,6%). Rimangono invece invariate le retribuzioni nei nuovi contratti a tempo determinato.
Sono questi alcuni dei dati contenuti nella nuova area di informazione, pubblicata sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) dal titolo “Osservatorio sul precariato”.
Nei primi due mesi del 2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati in Italia sono stati 307.582, il 20,7% in più rispetto all’analogo bimestre del 2014. Se si considerano anche le conversioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e gli apprendisti “trasformati” in tempo indeterminato sono 403.386 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato stipulati nel primo bimestre dell’anno (in questo caso la variazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è di +12,3%).
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sempre buttare li numeri di percentuali , il 20 % in più di niente è sempre nulla , e poi vedremo fra 2 anni quanti di questi contratti saranno ancora validi o se nel frattempo con qualche escamotage che i commercialisti disonesti stanno già studiando , saranno rescissi