“Fatti del genere non devono più accadere”. È fermo e severo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno della strage al tribunale di Milano, in cui sono morte tre persone, tra cui un giudice fallimentare. Il capo dello Stato ha presieduto nel pomeriggio il plenum del Csm.
“Con grande commozione prendo la parola in questa seduta particolare, dopo l’assurda vicenda accaduta questa mattina al tribunale di Milano. Provo terribile dolore. Dolore tanto più lacerante poiché gli omicidi si sono consumati in un luogo dedicato al rispetto della legge”, ha affermato il capo dello Stato.
Gli inquirenti “faranno piena luce” su quanto accaduto a Milano, “spetterà poi ai vertici degli uffici giudiziari di Milano e al ministro della Giustizia prendere i dovuti provvedimenti “pur nel rispetto dei “diritti umani.
Chiedendo di non “gettare discredito sui magistrati, perché sono sempre in prima linea”, Mattarella ha aggiunto: “Ai servitori dello Stato va assicurato, come a tutti, il massimo possibile di sicurezza. Attraversiamo tempi di grande difficoltà: alla mafia e alla criminalità si è unito il terrorismo internazionali. Il protrarsi da anni della crisi economica ha fatto aumentare le tensioni sociali”, ha concluso il presidente della Repubblica.