Il calcio ci ricasca, ma questa volta in maniera più clamorosa: i destinatari dei messaggi razzisti, infatti, sono nientemeno che dei bambini. É successo in Versilia, nel giorno di Pasqua, quando nel corso del match tra Milan e Paris Saint-Germain, valido per la Universal Cup, i genitori dei piccoli atleti (tutti under 10) partecipanti al torneo hanno fischiato alcuni giocatori di colore in maglia rossonera.
L’episodio ha fatto subito il giro del web grazie alla reazione indignata di Mino Raiola: “Sosteniamo i ragazzi, i razzisti sono ignoranti e deboli”, il tweet del noto agente Fifa, condiviso sul social network nella notte di domenica.
Shock UniversalCup inc. Milan/PSG cl2004 genitori hanno fischiato ragazzi di colore. Sosteniamo i ragazzi i razzisti sono ignoranti e deboli
— Mino Raiola (@MinoRaiola) 5 Aprile 2015
Il procuratore italo-olandese ha menzionato in un post successivo i suoi assistiti Mario Balotelli, Romelu Lukaku, Zlatan Ibrahimović e Blaise Matuidi, tutti accomunati dal fatto di essere stati bersaglio, in passato, di episodi di razzismo.
One earth one mankind @FinallyMario @RomeluLukaku9 @Ibra_official @MATUIDIBlaise
— Mino Raiola (@MinoRaiola) 5 Aprile 2015
Il motivo che ha indotto gli ‘adulti’ sugli spalti ad insultare i baby rossoneri, alcuni dei quali hanno abbandonato in lacrime il terreno di gioco, sarebbe stata la prestanza fisica dei suddetti giocatori del Milan, ben superiore a quella degli avversari, che ha indotto gli spettatori a sospettare che fossero più grandi della loro età.
Per la cronaca, la baby formazione rossonera si è imposta su quella parigina per 4 a 0, per poi battere in finale i pari età dell’Inter (sempre per 4 a 0) nel giorno di Pasquetta, vincendo così la competizione. Quanto accaduto fuori dal campo, però, non ha potuto che lasciare tanto amaro nel successo delle piccole promesse milaniste.