“Senza un accordo sulla ripartizione delle risorse la F1 rischia il collasso”. È un allarme inquietante quello lanciato dall’ex presidente della Federazione internazionale Max Mosley dal 1993 al 2009. “L’unico modo per affrontarlo è mettere tutti d’accordo su una più equa distribuzione delle risorse – spiega – Tutti i team devono sedersi intorno a un tavolo e ammettere che a livello generale c’è un problema enorme”.
L’enorme divario di disponibilità economiche tra i vari team è un segnale preoccupante: “Alcune squadre hanno abbastanza soldi, ma la maggior parte no e continuando così la Formula 1 avrà un crollo. Quindi bisogna invitare tutti i team ad accettare un cambiamento – prosegue in un’intervista rilasciata alla Dpa – Devono essere tutti d’accordo, purtroppo non si può fare senza l’unanimità”.
Unione d’intenti, l’unica ricetta possibile per uscire dall’impasse: “Io penso che si possa raggiungere l’obiettivo se sarà chiaro a tutti che c’è un problema reale – dichiara – Almeno la metà dei team non riesce a competere perché non ha abbastanza soldi e questo secondo me è sbagliato. Se a livello economico una squadra ha cinque volte di più rispetto ad un’altra è come se avesse un motore più grande e questo non è giusto dal punto di vista sportivo”.
“Se tutto è nelle mani di una sola persona penso che ci sia un problema. Forse mi sbaglio, ma ho la sensazione che la Fia non sia nella sua abituale posizione di forza”. E sullo scandalo a sfondo sessuale scatenato dalle immagini diffuse dal News of the World che lo ritraevano impegnato in un’orgia con alcune prostitute in uniforme nazista:”Inventarono questa storia che si rivelò un’assoluta bugia. Quel giornale (chiuso nel 2011) era un’impresa criminale”.