Pasqua, la benedizione Urbi et Orbi del Papa | “Pace nel mondo oppresso dai mercanti d’armi”

di Redazione

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Pasqua, la benedizione Urbi et Orbi del Papa | “Pace nel mondo oppresso dai mercanti d’armi”

| domenica 05 Aprile 2015 - 10:20

Papa Francesco ha presieduto la Santa Messa del giorno di Pasqua. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica di San Pietr, davanti a una folla di fedeli,  presenti nonostante il maltempo che ha colpito Roma, ha impartito la solenne benedizione “Urbi et orbi” e l’indulgenza plenaria.

“Nella via dell’umiltà Gesù Cristo ci ha indicato la strada della vita e della felicità che conduce a Dio”  ha detto il Santo Padre che aggiunge: “L’orgoglioso guarda dall’alto in basso, l’umile guarda dal basso verso l’alto”.  “Viviamo al servizio gli uni degli altri, disponibili e rispettosi: questa non è debolezza ma vera forza”, ha sottolineato Bergoglio. I cristiani sono “il germoglio di un’altra umanità”, ha detto ancora il Papa.

Per il Santo Padre bisogna avere il “coraggio umile del perdono e della Pace”. Quindi un pensiero ai perseguitati per il solo fatto di essere cristiani e il nuovo appello alla comunità internazionale affinchè “non resti indifferente”. Il Papa ha chiesto ancora la Pace per i popoli che abitano nella Terrasanta, per porre fine “ad anni di sofferenze”. Ha rivolto un pensiero alle vittime della strage di Garyssa, in Kenya e chiesto ancora la fine dei conflitti  in Libia: “Si fermi l’assurdo spargimento di sangue”. E  pace ancora per la Nigeria, Iraq, Siria, Sud Sudan e per il Congo, l’Ucraina e per le vittime dei trafficanti di droga e armi.

Un pensiero poi è andato agli ultimi: poveri, malati, carcerati, migranti. “Non temete sono risorto e sarò sempre con voi”, ha concluso Francesco. Poi ha rinnovato gli auguri a tutti i fedeli prima di ritirarsi.

 

Il Papa questa mattina su Twitter aveva scritto ai fedeli: “Cristo è vivo e cammina con noi”

“Entrare nel mistero” per  essere ancora “capaci di stupore” e di “ascoltare il silenzio”. Queste le parole di Bergoglio durante la veglia pasquale. Il Santo Padre ha aggiunto che “entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in se stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi”.

 

 

 

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