Papa Francesco ha presieduto la Santa Messa del giorno di Pasqua. Al termine della celebrazione, dalla loggia centrale della Basilica di San Pietr, davanti a una folla di fedeli, presenti nonostante il maltempo che ha colpito Roma, ha impartito la solenne benedizione “Urbi et orbi” e l’indulgenza plenaria.
“Nella via dell’umiltà Gesù Cristo ci ha indicato la strada della vita e della felicità che conduce a Dio” ha detto il Santo Padre che aggiunge: “L’orgoglioso guarda dall’alto in basso, l’umile guarda dal basso verso l’alto”. “Viviamo al servizio gli uni degli altri, disponibili e rispettosi: questa non è debolezza ma vera forza”, ha sottolineato Bergoglio. I cristiani sono “il germoglio di un’altra umanità”, ha detto ancora il Papa.
Per il Santo Padre bisogna avere il “coraggio umile del perdono e della Pace”. Quindi un pensiero ai perseguitati per il solo fatto di essere cristiani e il nuovo appello alla comunità internazionale affinchè “non resti indifferente”. Il Papa ha chiesto ancora la Pace per i popoli che abitano nella Terrasanta, per porre fine “ad anni di sofferenze”. Ha rivolto un pensiero alle vittime della strage di Garyssa, in Kenya e chiesto ancora la fine dei conflitti in Libia: “Si fermi l’assurdo spargimento di sangue”. E pace ancora per la Nigeria, Iraq, Siria, Sud Sudan e per il Congo, l’Ucraina e per le vittime dei trafficanti di droga e armi.
Un pensiero poi è andato agli ultimi: poveri, malati, carcerati, migranti. “Non temete sono risorto e sarò sempre con voi”, ha concluso Francesco. Poi ha rinnovato gli auguri a tutti i fedeli prima di ritirarsi.
Il Papa questa mattina su Twitter aveva scritto ai fedeli: “Cristo è vivo e cammina con noi”
Cristo è risorto! Cristo è vivo e cammina con noi!
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 5 Aprile 2015
“Entrare nel mistero” per essere ancora “capaci di stupore” e di “ascoltare il silenzio”. Queste le parole di Bergoglio durante la veglia pasquale. Il Santo Padre ha aggiunto che “entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in se stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi”.