Brice Robin, il procuratore di Marsiglia che sta indagando sul disastro Germanwings, ha reso noto che la anche la seconda scatola nera dell’Airbus A320 è stata ritrovata: già il giorno seguente all’incidente, in cui sono morte 150 persone, era stata trovata la prima scatola nera, dal cui Voice recorder sono emerse le conversazioni tra il pilota e Andreas Lubitz, il co-pilota suicida.
Dai dati della scatola nera trovata oggi potrebbero essere recuperate informazioni sulle condizioni dei sistemi di bordo prima dell’incidente e sulle manovre effettuate, nonostante sia ormai chiara la dinamica dell’impatto, causato volontariamente da Lubitz e non da problemi tecnici.
Intanto il governo tedesco ha annunciato che rivedrà i sistemi di chiusura delle cabine di pilotaggio degli aerei e le analisi mediche e psicologiche a cui vengono sottoposti i piloti: lo ha annunciato Alexander Dobrindt, il ministro tedesco dei Trasporti, dopo una riunione con rappresentanti della Federazione tedesca dell’industria dell’aviazione. Nel corso dell’incontro si è deciso di creare una commissione di esperti che analizzerà le suddette questioni e presenterà delle proposte.
Secondo quanto rivelato oggi dalla Procura, nei giorni precedenti al disastro (dal 16 al 23 marzo), Lubitz andò sui motori di ricerca da un tablet rinvenuto nella sua casa per trovare informazioni sul suicidio e sulla porta della cabina di pilotaggio.