Il Ddl anticorruzione è stato approvato al Senato con 165 voti favorevoli, 74 contrari e 15 astenuti. Il decreto torna adesso alla Camera per il passaggio definitivo. Il ddl prevede pene che vanno da 1 a 5 anni di carcere per chi commette il reato di falso in bilancio per società non quotate.
Approvati anche l’articolo 9, che prevede una pena da sei mesi a tre anni per fatti di lieve entità e una valutazione del danno cagionato ai fini della non punibilità per particolare tenuità, e l’articolo 10, che punisce con la reclusione da tre a otto anni le false comunicazioni delle società quotate, che devono essere esposte consapevolmente e riguardare fatti rilevanti.
> COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE
Dopo quasi due anni dalla assegnazione del provvedimento alla commissione Giustizia di Palazzo Madama, il voto definitivo sul ddl ha visto finalmente la luce.
Soddisfatto il premier Matteo Renzi che attraverso il suo profilo twitter ha scritto: “Approvata legge #anticorruzione: stretta sui reati di mafia, falso in bilancio, aumentano pene per corruzione PA #lavoltabuona”.