Zaur Dadayev ha confessato le sue responsabilità nel caso dell’ omicidio del politico russo Boris Nemtsov e sta collaborando con gli investigatori, fornendo i nomi di altri suoi complici. Lo ha detto un rappresentante del comitato investigativo della Russia.
Dadayev è il principale indiziato per l’uccisione dell’oppositore di Vladimir Putin, assassinato a colpi di pistola a poca distanza dal Cremlino, il 28 febraio scorso; ex militare, era stato arrestato il 7 marzo, e aveva confessato, per poi ritrattare, accusando la polizia di averlo torturato in carcere.
“La complicità di un altro sospetto nel caso, Khamzat Bakhayev è confermata dalle dichiarazioni di Dadayev che sta collaborando con l’inchiesta”, ha detto l’investigatore.
Le indagini continuano per individuare il mandante l’omicidio del politico russo Boris Nemtsov e altri complici nel crimine.