Aurora dopo essere scampata alla morte decide di riprendere in mano la sua vita e di trasferirsi a Pietrarossa, lì dove una “Gori deve stare”. Ma ad appartenere alla sua famiglia, oltre alla ragazza trovata morta, è anche Davide, un bambino traumatizzato che ha condiviso con lei una parte della prigionia e che si è trincerato dietro un muro di silenzio. Chi è davvero Davide? E perché il pentacolo continua a tornare?
Ma a tramare nell’ombra ci sono ancora Livia, Veronica e Viola. Ecco cosa è successo durante la terza puntata.
Il riassunto della terza puntata – 1 aprile 2015
“Ferma l’acqua” intime Ruggero a un operaio che si trova alla diga puntandogli la pistola contro. Alessandro raggiunge Aurora, la libera e i due si baciano tra le lacrime. Aurora può finalmente fare ritorno a casa e abbracciare di nuovo Eva e le sue sorelle.
Dopo essersi riposata Aurora parla con il maresciallo: “L’avete trovata l’altra persona che c’era con me alla diga?” ma il carabiniere non capisce di cosa sta parlando. Marzia ringrazia Alessandro per quello che ha fatto mentre a Primaluce arriva anche Ruggero, che fugge da una carezza di Tessa. “Io non voglio essere un ostacolo tra te e Aurora, voglio che lei veda in te lo stesso uomo che ho visto io”. “Non ci rinuncio a te, non voglio” le dice Ruggero abbracciandola. Marzia non sembra gradire questo avvicinamento.
Antonio spiega ad Alessandro che Aurora era andata alla ricerca della vecchia domestica dei Gori e poi gli racconta di quest’altra persona che sarebbe stata alla diga mentre lei era tenuta prigioniera, qualcuno che non parlava ma che le ha dato delle more. Aurora nel frattempo ha degli incubi, si chiude in camera e non vuole stare con nessuno.
Quando cala il buio Aurora e Alessandro si incontrano sul terrazzo: “Tu sei arrivato e mi hai salvato” gli dice subito prima di baciarlo. “C’era qualcuno con me laggiù” continua a sostenere lei e Alessandro si offre di aiutarla a trovarlo.
Intanto volano parole grosse tra Alessandro ed Edoardo: ad assistere anche Elena e Matteo. Alessandro ribadisce che non vuole avere niente a che fare con i Monforte e anche Matteo sembra voltare le spalle a suo fratello.
Il monsignore avverte Veronica che Aurora è stata ritrovata sana e salva. Veronica subito dopo porta a Livia qualcosa da mangiare ma le dice anche che se ne deve andare. Qualcuno però l’ha seguita, quindi Livia è costretta ad andarsene dal convento prima del previsto. Era stata la Madre Superiora a pedinarla e purtroppo non fa una buona fine: Veronica la spinge giù dalla scale.
Aurora cerca di giustificarsi con le sue sorelle per essere andata a cercare notizie sulla sua famiglia, i Gori, senza avvertirle. Poi fa promettere loro che si prenderanno cura di Eva qualsiasi cosa le dovesse succedere.
Colpo di scena, la Madre Superiora non è morta, solo ammaccata in più punti. Al monsignore dice che è stata Veronica a spingerla dalle scale. Aurora ad Antonio racconta che tra le cose dei suoi nonni ha trovato altri video: ci si continua a interrogare sul significato del simbolo del pentacolo.
Edoardo, con la complicità di Elena, scopre che Aurora è in caserma e la raggiunge per parlargli. Tra loro si intromette Tessa ma Aurora la manda in macchina. Poi, rivolta ad Edoardo dice: “Vattene per sempre, vattene dove non ti posso trovare perché se scoprono che sei colpevole io ti verrò a cercare”. Ma Edoardo continua a gridare la sua innocenza.
“Il male è sempre in agguato anche tra noi” dice il vescovo alle suore dopo “l’incidente” di Madre Superiora. “Sorella Veronica si è pentita della sua vita passata e ha chiesto a me di essere liberata. Da domani si nutrirà solo di pane e acqua e farà le mansioni più umili” dice il vescovo che non fa riferimento al volo della Madre Superiora dalle scale, ma ho trovato comunque un modo per far capire a Veronica che lui sa cosa è successo.
Tessa poi porta Aurora da Ruggero. “Lui merita una seconda occasione, ti vuole bene e non chiede altro che proteggerti” le dice Tessa lasciandola alla tomba di sua madre. “Mi ripetevo le cose che volevo dirti ma adesso mi viene solo da dirti che ti voglio bene, che tu mi voglia no”. “Io non ho mai avuto un padre, mi devo abituare all’idea” gli dice Aurora. “Saprò aspettare” le risponde Ruggero. I due si abbracciano.
Nel frattempo Edoardo cerca qualche indizio sulla barca, trova una cassetta con alcuni rotoli di soldi, quando arriva Isabella che gli dice che lui si occupava di recupero crediti. Lei gli racconta che si sono conosciuti quando lei aveva dei debiti, delle loro gite in barca e che dopo la loro notte insieme lui non l’ha più lasciata. Ma chi è veramente Isabella?
Marzia intanto parla ad Aurora di quello che ha fatto Alessandro: “Lui ci ha salvate” le dice mentre le consegna il cesto pieno delle sue lettere. Aurora allora si reca a La Rupe e dice ad Alessandro che non vuole le sue lettere e le getta nel fuoco: “Se le leggo penso solo a tutte le volte che mi sono sentita sola. Il passato non ci aiuta non ci vuole insieme. Io voglio ricominciare da quando ho aperto gli occhi sott’acqua e ho visto te, è stato come rinascere. Sei l’uomo della mia vita, nel bene e nel male. Ti ho amato sempre, contro tutti e contro tutto anche contro la mia stessa volontà”.
Edoardo in barca scopre di compiere un gesto che gli sembra familiare, già vissuto. “Amami e ricorderai tutto di noi” gli chiede Isabella e lui a questo punto sembra cedere. Aurora e Alessandro sono in macchina quando lei vede un’ombra. Si fermano ma non c’è nessuno: nel buio del bosco in realtà è nascosto qualcuno, un bambino.
Edoardo intanto è tormentato dagli incubi: quando si sveglia trova uno scomparto della barca aperto. Dentro c’è un libro sull’esoterismo e una serie di fotografie. Lo psichiatra intanto continua a volersi avvicinare ad Aurora perché vuole sapere cosa ha scoperto e mentre guarda una foto di Marzia riferisce a qualcuno al telefono che ha capito come fare.
Ruggero vuole fare un regalo a Tessa ma è indeciso tra due vestiti, a scegliere alla fine è Massimo che consegna il regalo alla ragazza. Il regalo piace molto e Massimo allude a qualcosa. Si capisce che anche lui prova qualcosa per Tessa ma lei è troppo presa all’idea di una cena con Ruggero e non sembra capire nulla. Edoardo vuole tornare a Villalba ma Isabella lo butta in mare. “Tornaci a nuoto”. Poi lo fa salire di nuovo in barca; lui cerca delle risposte ma lei gli dice chiaramente: “Non so se al ritorno mi troverai”.
Edoardo allora si rivolge allo psichiatra Francesco Maniero che lo prende subito come paziente. Lui allora gli mostra il libro trovato in barca, con le foto della diga, il disegno del pentacolo: “Sono le prove di un mio coinvolgimento, che devo fare?”. “Se vuole che l’aiuti tra di noi non ci devono essere segreti” gli intima lo psichiatra che lo invita ad andare dove era prigioniera Aurora per tentare di ricordare.
Arriva una brutta notizia: i super 8 che Aurora aveva ritrovato sono stati rubati. Ma Antonio dice almeno che la domestica dei Gori, Caterina Fiori, è stata trovata, è in una casa di riposo. In caserma arriva un bambino che è stato rinvenuto dai boschi, il piccolo inizia a dare pugni sulla panca dove è seduto e Aurora ricorda: sono gli stessi che sentiva alla diga.
Edoardo si reca alla diga e lì ricorda Aurora distesa dentro la stanza. Ruggero lo scopre: “L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Adesso ti ammazzo. Qual era l’accordo con tua madre? Dimmi dov’è e ti lascio vivo in galera”. Ma Edoardo riesce a togliergli la pistola di mano e dopo aver gettato via tutti i proiettili spara un colpo a vuoto.
L’identità del bambino è stata svelata, si chiama Davide, ma ancora non parla. In compenso disegna: lo psichiatra viene chiamato di nuovo in causa e Aurora si rende conto che deve prendersi cura del piccolo.
Massimo nel frattempo dice a Ruggero che Livia è stata avvistata al monastero e allora Camerana si reca al convento per parlare con il vescovo. “Voglio parlare con Veronica Torre” quasi gli ordina ma il prelato dice che non è possibile. “Veronica Torre è sotto la mia autorità” dice il vescovo. “Le conviene tenerla chiusa a chiave, un passo fuori dal convento e inizia la mia di autorità” risponde Ruggero. Veronica è sempre nell’ombra ad ascoltare.
Aurora e Alessandro vanno a trovare Caterina alla casa di riposo. “Scappa, sei in pericolo, il tuo sangue è una maledizione, stai lontana dalla persone che ami” dice l’anziana signora ad Aurora la quale rimane sotto choc. Tornati a Primaluce non si accorgono che Livia è in agguato fuori dal cancello con una pistola. Per fortuna sui suoi passi si intromette la piccola Eva; Livia se ne va e lancia la pistola.
Tessa va a cena con Ruggero il quale le dà una pistola: “Livia è ancora in giro, voglio che a Primaluce possiate difendervi”. Tra i due nasce una discussione. Per Ruggero è più importante difendere le persone che ama anche usando la forza, ma Tessa gli dice: “Così non posso amarti”. Massimo la riaccompagna a casa e lei davanti al portone si spoglia e gli dà il vestito: “Dì a Ruggero che può tenerselo”. Massimo non nasconde un sorrisetto compiaciuto.
Aurora e Alessandro vanno al convento, sono intenzionati a prendere in affidamento Davide. Aurora in giardino vede Veronica: “Quella donna è il demonio” dice ad Alessandro al quale chiede di essere accompagnata da Ruggero. Intanto a riabbracciare il padre c’è Viola appena uscita dal carcere. Ad interrompere il benvenuto ci pensa Aurora che chiede a Ruggero di parlare in privato per chiedere aiuto con le procedure per l’affidamento di Davide. Viola non la prende benissimo e accusa il padre di amare di più Aurora, poi però gli “ricorda” che è stata adottata e che lei può dargli un affetto che Aurora non può dargli e prova a baciarlo. Ruggero si infuria.
A Borgo Camerana Lorenzo porta a vivere Laura ma Ruggero per tutta risposta rovescia il tavolo apparecchiato per loro due, senza dire una parola.
Aurora decide di andare a vivere a Pietrarossa, il posto dove una Gori deve stare, ma prima fa un bel falò con le cose di Veronica e sua madre. “Voglio che questa casa sia nostra, piena di gioia, piena di Eva, di Davide e magari di altri figli che avremo” dice ad Alessandro. I due poi fanno l’amore.
Lo psichiatra va a Primaluce da Marzia con la scusa di sapere come sta; lei si apre subito senza sospettare nulla. “Il mio albergo non ha questa vista…” la butta giù il dottore. “Mi piacerebbe che qui a farmi compagnia ci fosse qualcun altro, qualcuno per bene” dice Marzia in uno slancio di assoluta ingenuità.
Edoardo chiede ad Elena chi era prigioniero con Aurora e subito dopo ha un flash che riguarda Davide. Allora decide di raggiungere il ragazzino al convento al quale chiede se sa chi è e se lo ha già visto: “Io ho bisogno di sapere se sono stato io” ma Davide non parla e lo lascia solo.
Arriva la conferma del Dna: anche Davide è un Gori. Lui intanto nella sua stanza ha preso da una scatola delle candele e con i suoi vestiti ha disegnato un pentacolo mettendosi al centro del disegno. Cosa nasconde?