Sta per partire la decima edizione del corso “Esorcismo e preghiera di liberazione” patrocinato dalla Congregazione vaticana per il Clero e in programma presso l’Università Europea di Roma dal 13 al 18 aprile prossimi.
Tra i relatori – accanto a cardinali, esorcisti, studiosi di possessioni diaboliche, psichiatri – ci sarà anche Michele Nardi, sostituto Procuratore presso la Procura di Roma, che in una tavola rotonda parlerà del delicato rapporto tra giustizia, aspetti legali e pratiche esorcistiche.
Quindi non solo esorcisti ma anche laici, psicologi, medici e persino operatori della giustizia, tutti insieme per “combattere il Maligno”.
Grande assente, il decano degli esorcisti italiani, padre Gabriele Amorth (90 anni il prossimo primo maggio), forte di una lunga esperienza in materia di esorcismi maturata in circa 70 mila casi, tra i quali solo un centinaio rivelatisi casi di possessioni diaboliche.
Il corso – che si svolge “in sintonia con i ricorrenti moniti sull’azione del demonio fatti dallo stesso papa Francesco”, puntualizzano gli organizzatori – , è promosso dall’Istituto Sacerdos in collaborazione con il Gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa di Bologna (Gris) e col placet della Santa Sede.
Il corso punta, inoltre, ad approfondire “la base teologica sull’azione di angeli e demoni”, il rito e la parte liturgica della pratica esorcistica, la parte biblica “in rapporto all’azione esorcistica di Gesù Cristo”, il dialogo con le altre scienze come la psicologia, la giurisprudenza e la medicina.
Tra i vari esperti, Giuseppe Ferrari, direttore del Gris, monsignor Davide Salvatori, prelato uditore della Rota Romana, il teologo esegeta e storico monsignor Helmut Moll, don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII, Anna Maria Giannini, docente di Psicologia generale alla Sapienza di Roma, Enrico De Simone, vicario del questore di Ancona.