Sarebbe una sconfitta storica per la monarchia inglese e per il suo prestigio. Il personale di servizio del castello di Windsor, di proprietà della regina Elisabetta II, ha minacciato lo sciopero minaccia se non riceveranno un aumento. Questo sarebbe un fatto senza precedenti, nella storia della “Real Casa” britannica, uno smacco clamoroso.
Il sindacato Pcs (Public an commercial services union), che sostiene di rappresentare 120 dei 200 dipendenti del castello, ha lanciato una sorta di referendum tra i lavoratori, aperto martedì 31 marzo e aperto fino a martedì al 14 aprile. In caso di voto positivo, la protesta dovrebbe iniziare alla fine del mese. Il sindacato ritiene che i lavoratori dovrebbero essere pagati per tutti gli “extra” che fanno senza pagamento, come ad esempio l’organizzazione di visite guidate del castello, i servizi come traduttori per i turisti, o addirittura il primo soccorso che prestano in caso di necessità.Compiti svolti, finora, su base volontaria.
“Questo è la prima mobilitazione del genere, relativamente alle proprietà reali, e ci si è arrivati dopo anni di limitazione dei salari che vede i dipendenti con retribuzioni inferiori a quelle comunemente riconosciute come necessarie per vivere decentemente; i nuovi assunti partono da salari di 14.400 sterline (19.600 euro) all’anno”, dice il segretario generale del sindacato Mark Serwotka. “Questi lavoratori sono fedeli al loro datore di lavoro e assolutamente impegnati a garantire ai visitatori un trattamento regale. È scandaloso che il personale sia pagato in modo così spaventoso e tenuto a fare come volontario del lavoro che porta denaro per la famiglia reale.”
La “Royal Collection Trust”, che gestisce le attività turistiche a Windsor, assicura che, anche se dovesse essere attuata la protesta, non saranno intaccati i servizi ai visitatori.
Il castello di Windsor, che si trova ad ovest di Londra, è il più antico e il più grande castello abitato del mondo. È stata la residenza dei re e delle regine inglesi per quasi 1000 anni. Elisabetta II, che notoriamente non è di manica larga, è solita passarvi i fine settimana. I proventi delle viste non entrano nelle casse della veneranda monarca, ma sono utilizzati per la cura delle collezioni artistiche del castello.