La squadra mobile di Napoli ha fatto luce su 4 omicidi commessi dieci anni fa, tra il 2004 e il 2005, arrestando 5 persone, appartenenti al clan camorrista Mazzarella. Sono Francesco Mazzarella, di 42 anni, Errico Autiero, di 40 anni, Alfonso Criscuolo, di 45 anni, Giuseppe Di Vaio, di 44 anni, Carlo Radice, di 34 anni.
Fondamentali sono state le dichiarazioni di Giuseppe Persico, reggente dell’articolazione del clan Mazzarella che operava in piazza Mercato, gestendo il racket delle estorsioni e dello spaccio di droga.
Le sue dichiarazioni hanno consentito di fare luce sull’omicidio di Francesco Perrone, avvenuto il 17 giugno del 2004, di Antonio Scafaro, del 6 marzo del 2005, nell’ambito dello scontro tra i clan Mazzarella e Mauro, e di due rom uccisi nel campo nomadi di Secondigliano, nel 2004, perché ritenuto gli autori di un furto in casa di Francesco Mazzarella.
I due rom furono uccisi mentre tornavano al campo, in macchina, dopo aver comprato delle pizze; i killer camorristi non si fermarono nemmeno dopo aver visto che con i due, sull’auto, c’era anche un loro fratello di appena 12 anni.