Potrebbe ammontare a oltre 350 milioni di dollari il risarcimento danni di Lufhansa ai parenti delle vittime della tragedia dell’Airbus caduto sulle Alpi francesi, cifra ben oltre superiore ai 50 mila euro annunciati da Germanwings.
Le accuse per la compagnia tedesca potrebbero essere di “responsabilità illimitata”: “La responsabilità per le vittime potrebbe non avere un tetto massimo – ha spiegato Geogre Leloudas, specialista in diritto dell’aviazione dell’Università di Swansea, all’agenzia Bloomberg – Dal punto di vista della compagnia la situazione è davvero difficile. Non vedo a quali difese possa ricorrere”.
Una situazione molto delicata per la compagnia, la cui unica via di fuga sarebbe quella di dimostrare che la responsabilità dello schianto non è sua, nonostante Lubitz soffrisse di depressione, malattia provata da diversi certificati medici.
La normativa a cui si fa riferimento è l’Accordo internazionale noto come la Convenzione di Montreal, firmata nel 1999, che regola i voli internazionali: in essa si dice che i parenti delle vittime hanno diritto a un risarcimento pari ad almeno 139mila dollari. Se i familiari dovessero chiedere di più, Germanwings dovrebbe dimostrare di non essere l’unica responsabile della tragedia per non far fronte all’intero carico di risarcimenti richiesti.