Dani Pedrosa e il dolore al braccio: un’epopea senza fine. Dal 2014, il pilota della Honda è tormentato da una sindrome compartimentale all’arto destro che, a detta dello stesso spagnolo, creerebbe non pochi problemi in gara: “E’ dall’anno scorso che soffro tanto al braccio ed è un problema che non mi permette di guidare come vorrei”, le dichiarazioni di Pedrosa rilasciate ai microfoni di Sky Sport.
Troppo intenso il dolore, a tal punto da indurre lo spagnolo a riflettere già su un possibile stop. Nemmeno l’intervento chirurgico ha potuto mettere la parole fine al calvario di Dani: “L’anno scorso ho fatto un intervento a metà stagione, però non ha migliorato la situazione – ha detto Pedrosa – Alla fine della scorsa stagione ho viaggiato per tutto il mondo cercando dottori che potessero trovare una soluzione, ma la risposta giusta non è arrivata e mi è stato detto di non operarmi di nuovo”.
“Dopo questa prima gara del 2015 ho capito che non ho risolto il problema. Adesso devo ricominciare a cercare una soluzione – continua il numero 26 della Honda – perché non mi piace guidare così, posso fare molto meglio. Devo trovare una soluzione per il futuro e rapidamente. Ringrazio la Honda, i miei tifosi e tutti gli sponsor che restano con me”.
Purtroppo per Pedrosa, questa soluzione non sembrerebbe proprio essere dietro l’angolo: “Questo è il momento più difficile della mia carriera – ha ammesso lui stesso – il dolore è troppo forte. Ho parlato con tutti i dottori nel mondo specializzati e mi hanno detto che non posso essere più operato. Ma non posso correre in questo stato”.
Il probabile, temporaneo ritiro di Pedrosa metterebbe in serie difficoltà la scuderia giapponese, che si troverebbe costretta a trovare un degno sostituto del campione spagnolo a stagione appena iniziata. Chi arruolare? Il profilo giusto sembrerebbe essere quello di Casey Stoner. Ma convincere l’australiano ad abbandonare i panni del collaudatore per rituffarsi in pista sembrerebbe un’impresa a dir poco ardua.