Il Tribunale della Libertà di Palermo ha annullato le ordinanze cautelari emesse nei giorni scorsi nei confronti di 17 attivisti del centro sociale Anomalia di Palermo, accusati di associazione a delinquere e vari reati relativi all’ordine pubblico, per gli scontri in occasione della presentazione di un libro di un attivista di Casa Pound, per le manifestazioni contro il governo regionale e contro la riforma Gelmini. Episodi risalenti al periodo tra il 2010 e il 2012.
Il pm aveva chiesto l’applicazione, per alcuni degli indagati, degli arresti domiciliari: istanza rigettata dal Gip che aveva disposto la misura dell’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. Oggi il tribunale del riesame, accogliendo integralmente le richieste formulate da Giorgio Bisagna, avvocato di tutti gli indagati, ha annullato totalmente le misure cautelari.
La difesa ha sostenuto l’assenza di indizi di colpevolezza soprattutto in relazione al reato di associazione a delinquere, fornendo una documentazione sulle attività “risocializzanti del centro sociale Anomalia, tra le quali una palestra e un doposcuola”. Il pm Geri Ferrara si era opposto alla richiesta di annullamento.