C’erano circa 70 mila tunisini in piazza Bab Saadoun per la marcia internazionale contro il terrorismo a Tunisi. Imponenti le misure di sicurezza: ovunque agenti, militari armati e blindati. A pochi metri dal luogo del raduno anche un carro armato da battaglia.
Insieme al presidente tunsino Essebsi oggi per la capitale il premier italiano Matteo Renzi, il presidente francese François Hollande, il presidente palestinese Abu Mazen e i ministri degli Esteri di molti Paesi arabi.
La Tunisia “sta tentando con grande determinazione di restituire speranza al proprio popolo. Quanto accaduto” al Museo Bardo “è una ferita terribile, drammatica, che sconquassa e squarcia anche la storia di alcune famiglie italiane. Io ho accolto le famiglie delle quattro vittime e le salme dei loro cari e ho visto nei loro occhi un dolore che non si può esprimere”. Lo ha dett0 il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ai microfonmi di Sky. “La presenza qui di tanti capi di Stato e di governo e anche di alcune istituzioni italiane – prosegue il premier – va nella direzione di dire che noi non la diamo vinta ai terroristi, noi continuiamo a combattere perché ideali di pace e di libertà, di convivenza, di fraternità, si affermino ovunque. Accanto al Presidente della Repubblica tunisina e le autorità tunisine, siamo qui per dire che l’Italia fa parte di quella vasta fetta di umanità che crede nel futuro e non lascerà il futuro in mano a terroristi”.
Oggi, ha riferito il premier Essid, in un blitz dell’esercito è mnorto il terzo responsabile dell’attentato a Tunisi. Le forze speciali tunisine nella regione meridionale di Gafsa hanno ucciso 9 militanti islamisti del gruppo Okba Ibn Nafaa, tra loro il leader e militante algerino Lokman Abu Sakhr, accusato di coinvolgimento nell’attentato al museo Bardo di Tunisi.
È deceduta anche Huguette Dupeu, la turista francese colpita nell’attacco al Museo del Bardo, rivendicato dall’Isis. Con la morte della turista francese è salito a 22 il numero della vittime nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Si tratta della quarta vittima francese. È invece rientrata in Italia Anna Abagnale, la dipendente del Comune di Torino ferita nell’attentato di Tunisi. Le sue condizioni, riferiscono i sanitari, restano però gravi.
(foto da Twitter @lauraboldrini @paolopoggio)