“Nel decreto approvato nel mese scorso contro il terrorismo abbiamo avviato l’operazione ‘strade sicure’: 4.800 soldati che presidieranno i presidi sensibili, dandoci la possibilità di liberare delle risorse umane, di polizia, carabinieri e Gdf, che potranno essere applicate al controllo del territorio”.
Lo ha detto il ministro degli Interni, Angelino Alfano, partecipando a una iniziativa di Expo a Firenze. Alfano ha ribadito che non ci sono rischi concreti e effettivi per l’Italia, ma ha precisato anche che “Non si può affermare che ci sia un Paese a rischio zero, nessun Paese del mondo può dirsi a rischio zero, ma non abbiamo traccia di una organizzazione precisa, di una minaccia, di un evento terroristico. Stiamo lavorando con vigilanza e prevenzione, con le espulsioni. Crediamo che il radicalismo e l’estremismo vadano stroncati alla base”.
Nessun rischio nemmeno per il prossimo Expo, per il ministro dell’ Interno. “Questo evento – ha detto – che può richiamare le peggiori attenzioni di gruppi più o meno organizzati, si svolge in un contesto di assoluta sicurezza. Abbiamo lavorato affinché l’Expo non diventasse ragione di successo per ladri e malfattori” e “criminalità organizzata”. “Il punto di equilibrio lo stiamo centrando, la frase finale dovrebbe essere: ‘fermare ladri, corrotti e mafiosi, ma non i grandi eventi e le grandi opere”.
Il responsabile del Viminale è anche tornato sull’argomento del terrorismo e sull’espulsione di sospettati. «Ho espulso 26 sospettati di radicalismo violento. Ieri – ha ricordato – ho espulso l’imam di Lucca proprio per evitare che continuasse un’opera di incitamento all’odio. Anche nel rapporto con le comunità religiose occorre avere una strategia chiara, se avremo dialogato bene con chi prega sarà più facile disarmare chi spara» ha concluso.