Epidemia di Hiv nello Stato americano dell’Indiana. Il Governatore Mike Pence ha dichiarato l’emergenza per trenta giorni: nella sola Scott County i casi confermati sono 79 e il numero è destinato a crescere. Secondo i funzionari della sanità, molti di quelli infettati, circa 50 persone, sono tossicodipendenti che hanno condiviso aghi ma la preoccupazione è che il contagio si allarghi a causa della trasmissione sessuale.
Tra i malati, infatti, ci sono donne che hanno lavorato come prostitute lungo la Interstate 65 che hanno avuto rapporti sessuali anche con 75 camionisti.
Per bloccare la rapida diffusione del virus, l’ipotesi è di avviare un piano per lo scambio di aghi che consentirebbe ai tossicodipendenti di restituire le siringhe usate per avere in cambio quelle nuove. Un programma sul quale, finora, il Governatore Pence ha sempre posto il veto “perché non sarebbe un mezzo idoneo per limitare l’uso di droga” ma che adesso potrebbe prendere in considerazione “in maniera temporanea per fronteggiare la crisi attuale”.
Ad oggi ci sarebbero altre 75.100 persone da testare, di cui 1.700 casi a Lake County, e circa 4.700 nella contea di Marion.
Brown
