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Omicidio Nemtsov, testimone scagiona Dadayev

Una vicenda sempre più ingarbugliata. Ci sarebbe un altro testimone per l’omicidio di Boris Nemtsov, avvenuto a Mosca lo scorso 27 febbraio. Sarebbe un giovane manager che camminava sul ponte Bolshoi Moskvoretski proprio dietro il leader dell’opposizione e la sua compagna Anna Duritskaya, la giovane modella ucraina che, in questo momento, è irreperibile.

Scomparsa nel nulla secondo alcuni, semplicemente nascosta in un luogo più tranquillo per altri. Il Corriere della Sera ha cercato di rintracciarla in Ucraina ed ha scatenato il giallo su dove si trovi la ragazza alimentando anche ulteriori dubbi sul suo reale coinvolgimento. Spia o testimone, insomma, il dubbio rimane aperto.

Per il quotidiano Kommersant, Yevgeniy il nome del ragazzo, non avrebbe assistito all’agguato ma avrebbe visto il killer mentre fuggiva. Il nuovo testimone, che non ha sentito gli spari perché stava ascoltando musica in cuffia dal suo smartphone, lo avrebbe descritto come un uomo di altezza media e magro.

Un identikit completamente diverso rispetto a Zaur Dadayev, l’ex vicecomandante del battaglione ceceno Sever, alto e dal fisico possente, che è il principale sospettato tra i cinque arrestati finora. I legali del militare hanno intenzione di usare questa ulteriore testimonianza per scagionare il loro assistito che, secondo gli investigatori russi, sarebbe l’autore materiale del delitto.

Redazione

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