È omicidio la morte di una donna di 50 anni a Ravello in provincia di Salerno. Patrizia Attruia, 48 anni, era originaria di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, era residente a Scafati (Salerno) ma da diverso tempo si era trasferita nella cittadina della Costiera Amalfitana. A denunciare il decesso della donna, da tre anni residente a Ravello, è stato l’uomo che viveva con lei. Su di lui i sospetti della prima ora
I carabinieri hanno sottoposto a fermo la proprietaria dell’abitazione in cui è stata uccisa Patrizia Attruia, in via San Cosma, nei pressi del santuario della città. Si tratta di Vincenza Dipino, 49 anni, che, da qualche tempo ospitava sia la vittima che il convivente di quest’ultima, Giuseppe Lima, 50 anni. Prima dell’aiuto offerto dalla Dipino, infatti, la coppia, non avendo un lavoro stabile, viveva in un alloggio di fortuna.
Il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, conosceva Patrizia Attruia: “Era una signora tranquilla che non ha mai destato problemi di alcun genere, integrata perfettamente nella nostra comunità”. La donna, che lavorava saltuariamente, non aveva figli mentre, continua il primo cittadino “il convivente era divorziato e aveva alcuni figli dalla ex moglie che non vive a Ravello. Lui, invece, è di Ravello. Un lavoratore tranquillo che fa il coltivatore e il giardiniere per alcune ville e terreni della zona”.