I continui attestati di stima lanciati dall’ad del Milan Adriano Galliani al tecnico Pippo Inzaghi cominciano a destare più di un sospetto. Se non altro per i risultati decisamente sotto le aspettative della squadra e i frequenti “abboccamenti” che il club rossonero continua ad avere con altri tecnici. Insomma, quello della dirigenza milanista sembra più tentativo di depistaggio che non una reale investitura per il proprio allenatore.
A meno di un finale di stagione “monstre”, Inzaghi lascerà Milanello a giugno. I candidati per succedergli non mancano di certo, anche se al momento risulta difficilissimo tracciare uno scenario verosimile su quello che sarà il Milan della prossima stagione. Ci saranno nuovi soci? Berlusconi metterà a disposizione capitali freschi da investire? Chi sarà confermato tra i componenti dell’attuale rosa?
In attesa di poter rispondere a queste domande, è possibile tracciare un identikit del futuro allenatore rossonero. Oltre all’ipotesi Conte, affascinante ma economicamente quasi proibitiva, Sarri e Ventura sono due piste senz’altro percorribili. Si tratta di due tecnici che conoscono bene la gavetta, che hanno fame e, soprattuto, dei credi calcistici ben definiti e di stampo “europeo”.
Altri nomi meno probabili, ma non per questo da scartare a priori, sono: l’ex ct dell’Argentina Alejandro Sabella, il talentuoso e corteggiatissimo allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella, Eusebio Di Francesco del Sassuolo e Sinisa Mihajlovic della Samp. Quest’ultimo, però, si è già premurato di smentire categoricamente le voci di un presunto interesse da parte del Milan.
Anche in casa Napoli c’è fermento. Benitez potrebbe lasciare a fine stagione e i sondaggi della dirigenza partenopea sono stati piuttosto intensi negli ultimi giorni. Montella, Mihajlovic e Stramaccioni sono i nomi più caldi. In caso di addio di Garcia, la Roma potrebbe pensare a Mazzarri (difficile) e a Di Francesco (più fattibile). La Samp, infine, si prepara al dopo Miha: Iachini, Di Francesco e Colantuono in pole.