Due alti dirigenti ucraini sono stati arrestati in diretta televisiva, nel corso di una riunione del consiglio dei ministri a Kiev. Il direttore del servizio di Stato per le emergenze Serguii Botchkovski e il suo vice Vasyl Stoïetski, sono stati ammanettati e portati fuori dalla sala sotto gli occhi sconcertati dei loro colleghi di governo e dei giornalisti presenti. Il primo ministro dell’Ucraina Arseniy Yatsenyuk ha annunciato la loro rimozione dagli incarichi.
Sono accusati di aver truccato pubblici per la fornitura di carburante da privati a prezzi gonfiati; attraverso una società offshore registrata a Jersey avrebbero poi fatto transitare il denaro attraverso un’altra società riconducibile ai due uomini, su un conto bancario a Cipro. L’inchiesta è durata sei mesi. Inoltre, alcuni funzionari del Ministero delle Situazioni di emergenza nelle regioni, responsabili della gestione incendi e calamità naturali, accusati di aver raccolto in tangenti sono stati licenziati.
L’Ucraina è al 142° posto su 175 Paesi nell’indice di percezione della corruzione stilato da Transparency International (l’Italia è 69^).
“Il governo dell’Ucraina ha dato istruzioni chiare e rigorose per la lotta reale contro la corruzione nel Paese”, ha detto il primo ministro Yatsenyuk.
Sotto pressione del presidente ucraino Petro Poroshenko, l’oligarca Igor Kolomoïski che ha finanziato un battaglione di combattenti lealisti nel Donbass, ha dovuto dimettersi dall’incarico di governatore della regione di Dnepropetrovsk.